domenica 6 febbraio 2011

LE RAGAZZE NELLO STUDIO DI MUNARI

Le ragazze nello studio di Munari già dalla sua ideazione si presenta come un tributo all’ultimo grande artista del secolo scorso. In questo libro la passione per le sue opere si confonde tra le citazioni e gli effetti speciali della cartotecnica per dare al lettore un’inedita esperienza di lettura e un originale coinvolgimento visivo e narrativo.

http://www.blackvelveteditrice.com/spip.php?article333
http://conversazionisulfumetto.wordpress.com/2010/12/06/alessandro-baronciani-parla-delle-ragazze-nello-studio-di-munari/

sabato 15 gennaio 2011

Click!

Canon 5D Mark II USB Flash Memory è una delle penne usb più belle viste nel 2009. E’ una perfetta riproduzione della famosa fotocamera digitale in miniatura: basta “stappare” l’obiettivo per liberare il connettore usb e pluggarla al Pc per trasferire file.
Fotocamere Canon passione infinita: qualche tempo fa avevamo visto una Canon D700 a torta commissionata da un americano che voleva stupire la moglie appassionata di fotografia. Oggi vi parliamo di questo gadget esclusivo che per ora si trova solo su una serie di inserzioni su eBay.
 
Il prezzo non è indifferente, 95 dollari, d’altra parte il modello vero arriva fino a 3500 dollari. La memoria interna è da 4GB, che potrebbe contenere un buon numero di scatti preferiti. Ma se possiamo rivolgere un suggerimento al creatore: per la prossima versione di questa penna usb sarebbe perfetto se il connettore uscisse fuori dall’obiettivo magari ruotando la ghiera dello zoom!

Da: http://www.tecnocino.it

coffeeeeee!

Questa ingegnosa Dunk Mug riunisce ciò che è, forse, il più grande, il più confortante, e perfettamente delizioso duo del nostro tempo: il e biscotti. Design by Dominic Skinner. 

Da: http://www.casa-luce.it

mercoledì 12 gennaio 2011


Pescecappa: serie diversificata



Elica, in collaborazione con Fondazione Ermanno Casoli, ha presentato presso il Palazzo della Farnesina la serie diversificata di Pescecappa, la cappa ideata da Gaetano Pesce.
L’edizione è composta da quindici declinazioni, esemplari unici, numerati e firmati dall’artista, che interpreta lo spirito innovatore di Elica sovvertendo il modo di concepire la produzione e il normale rapporto con i fruitori del prodotto ricercando così nuove modalità di relazione.
I singoli pezzi, ognuno diverso dall’altro, sono stati sviluppati a partire dal primo esemplare, un modello di cappa aspirante ideato per Pescetrullo, inconsueta abitazione progettata dallo stesso Pesce nella campagna pugliese.

Presentata nel 2009, in occasione del Salone Internazionale del Mobile di Milano, Pescecappa entra a far parte della Collezione Farnesina Design voluta e promossa dal Ministro Franco Frattini con l’intento di valorizzare il design italiano sul piano internazionale. La Collezione Farnesina Design è il centro propulsivo di attività diverse come mostre, conferenze e convegni tra le cui iniziative, si colloca anche l’incontro con Gaetano Pesce quale esempio concreto del legame tra cultura e impresa.

Con l’occasione è stato, inoltre, inaugurato il sito web www.pescecappa.com nel quale saranno pubblicate informazioni, immagini e modalità di acquisto della Pescecappa e del suo catalogo.







 

Materia e Design: una tecnica antica per un design moderno


Porte, armadi, pensili e pannelli decorativi:  i prodotti realizzati dalla Materiae Design rendono unici gli arredi. La tecnica dell’intarsio, resa in serie, si riscopre contemporanea
Materia e Design è una giovane azienda nata nel 2008 dalla passione di Michele Cammarelle. Lui, 32enne, è un designer laureato alla SUN (seconda università degli studi di Napoli) che ha deciso di intraprendere un percorso originale e interdisciplinare.
Nel suo background culturale l’amore per il design, per l‘artigianato e soprattutto per il teatro. Michele ha infatti lavorato anche come scenografo e direttore tecnico di eventi culturali. Da queste passioni, soprattutto dall’ultima, è nata la sua azienda.
Materia e Design realizza pannelli decorati con la tecnica dell’intarsio. Una tecnica artigianale resa però contemporanea ed adatta alle produzioni in serie. I pannelli prodotti possono essere utilizzati nel settore dell’arredamento per svariati usi, nella produzione di porte, per decorare pezzi di arredamento, ante, pensili, armadi, cabine armadio o semplicemente come pannelli decorativi per uso domestico e commerciale (qua si sente tutta l’anima teatrale di Michele).
La tecnologia usata la produzione è la CNC, una tecnica che garantisce un disegno sempre rispondente al progetto su produzioni in serie. I pannelli sono realizzati su una base in multistrato di vari spessori, accoppiato a tranciati di legno sagomati da 6/10. Questa particolare tecnica di produzione permette di variare le decorazioni in brevissimo tempo,  soddisfacendo anche richieste di singoli pezzi, soprattutto da parte di architetti e designer. Una tecnica che riesce a trasformare una qualsiasi immagine, foto o semplici simboli grafici, in esclusivi elementi di arredo.
Da: http://www.architetturaedesign.it







Le stoviglie sensuali di Ilan Sinai

 

Un’esperienza sensoriale studiata e garantita ad ogni pasto e ad ogni portata. Primi, secondi, dessert ed aperitivi… ad ogni pietanza il giusto piatto per un’esplosione di emozioni e sensazioni. Il primo set di stoviglie sensuali disegnato dal designer Ilan Sinai.
Mi piace e mi intriga particolarmente il progetto del designer Sinai, un set ricco di piatti pronti a stravolgere il concetto di food-design. Mi piace ancora di più perchè finalmente ritorniamo allo slow food, quello autentico, genuino e che unisce a tavola le persone. Originale e studiato per assaporare lentamente il cibo non solo con la bocca ma con tutti i sensi.
Forse qualcuno di voi già starà affermando “Abè le solite cose da designer da strapazzo..!!” Forse, ma scopriamoli assieme e poi ditemi se, almeno un pochino, non siete rimasti toccati da questo set.
Il set si divide principalmente in tre grandi aree: una dedicata all’udito, una all’olfatto e l’ultima al tatto.  Tutte, ovviamente, senza tralasciare il senso più importante: la vista.
Il set è pronto a regalare un’esperienza di food design indimenticabile. Si parte da un paio di cuffie pronte ad isolare, per qualche minuto, i commensali dall’ambiente che li circonda. In questo modo i frutori potranno concentrarsi al 100% sulla croccantezza e sulla consistenza del prodotto. Si passa poi all’olfatto con una serie di vasetti che nascondono le pietanze e che “costringono” i commensali a concentrarsi principalmente sugli odori della portata prima dell’assaggio.
Bellissimi, a mio avviso, i tre piatti dedicati a brodi, zuppe e minestre. Il primo piatto -per i brodi- ha un design a ciotola studiato per essere tenuto tra le mani, per mescolare e gustare il brodo direttamente dalla ciotola stessa. Il piatto per gli spaghetti -forse quello che mi entusiasma meno- è studiato per aiutare i fruitori a fare dei perfetti gomitolini di spaghetti. Invece di usare il cucchiaio, il piatto è studiato per arrotolare comodamente gli spaghetti (ovviamente questo piatto non è per noi italiani maestri di gomitolini!!). L’altro piatto è per minestre a due sapori. Sul piatto è presente un “ponte” all’interno del quale alloggiano una serie di ingredienti pronti a cambiare gusto alla minestra o semplicemente a preservarne la croccantezza durante il pasto.
Interessante è anche il piatto per le bistecche che ai lati ha due aggiunte per salse o contorni. Il piatto è incurvato al centro per permettere ai i fluidi della carne di scorrere verso le salse evitando che queste ultime alterino il sapore della pietanza.
Ultimi, i tre piatti da dessert; uno dedicato al tatto e due a vista e gusto. Il “piatto” da cioccolato è maneggevole ed originale con una forma che probabilmente lascerà molti scettici circa l’utilizzo. All’insegna della creatività il piatto-tavolozza. Al pari di una tavolozza è possibile mixare i vari gusti con un apposito pennello-cucchiaio e, a fine pasto, sarà poi possibile giocare con i residui di creme o gelati per dipingere letteralmente la propria opera (infondo è un gioco che facciamo no?). Certo… il pennello-cucchiaio non mi sembra il massimo dell’igiene ma ci si può lavorare! Ultimo è il piatto da gelato “sei sapori”. Gli alloggi sono tre ma, grazie ai collegamenti tra i vari gusti, non appena il gelato inizia a sciogliersi sarà possibile creare altri gusti.
Per me il set più originale ed emozionante al momento pensato. Un set che unisce i commensali e che li guida durante l’esplorazione del cibo, finalmente protagonista principale della tavola. Per ora, purtroppo è ancora un prototipo, ma credo che a breve sarà commercializzato. Che ne pensate?
  http://www.architetturaedesign.it









Lucciola, molto più di una lampada



E’ Lucciola, la lampada ricaricabile dello studio Micribe Design. Osservatela bene e ditemi cosa vedete…
Devo dire che quando ho ricevuto questa segnalazione sono rimasta piacevolmente colpita dall’eleganza di questa lampada costituida da due semplici elementi di recupero. Li avete visti adesso?
I più attenti avranno sicuramente individuato i due elementi che compongono Lucciola: un utensile da cucina ed un faretto di bicicletta. Due elementi semplici, uniti secondo un originale layout, a formare una lampada portatile reinterpretata per creare e risegnare la luce, in un modo nuovo, sostenibile ma elegante ed originale!
Micribe è uno studio di design nato dalla passione di tre giovani ragazzi eclettici e di diversa estrazione culturale. Mirko Pignatti è un architetto, laureato al politecnico di Milano, con una spiccata passione per l’arredamento ed il design. Cristian Lunardi è invece un artista appassionato di grafica publicitaria e web-art, mentre Beatrice Bacchi è laureata in lettere ed opera nel settore del marketing, della ricerca, della comunicazione e dell’organizzazione di eventi.
Tre diverse personalità, tre diverse figure professionali pronte a ideare e realizzare progetti eclettici ed originali proprio come Lucciola, questa particolare lampada ricaricabile che riesce a portare luce in ogni dove con un design, che guarda al recupero, semplice ma carico di significati
Il recupero di oggetti d’uso quotidiano costituisce una volontà di valorizzazione di una dimensione sociale e storica che trova sempre più dispersione in forme di design asettiche ed estetizzanti. La volontà di semplificare i piccoli gesti quotidiani si è sposata al valore estetico e di creatività. Che ve ne pare?

http://www.architetturaedesign.it

 

 

 


Lavabo Abisko da Eumar


Il lavabo Abisko è semplice ma dal design moderno che sicuramente attira gli sguardi di tutti. La semplicità del lavabo Abisko consiste nelll’assenza di qualsiasi tubo di acqua che permete all ‘acqua di fluire liberamente dal lavello a un tubo di scarico. Il suo design elegante e dalle linee pulite fa del lavabo Abisko una perfetto arredamento per il tuo bagno . A parte queste caratteristiche , elegante, semplice, funzionale e di design, il lavabo Abisko è anche amico dell’ ambiente , perché si utilizza un minimo di componenti e consuma meno energia durante il processo di produzione. Avere il lavabo Abisko nel vostro bagno vi renderà non solo un amante del design moderno, ma anche della natura.






Yacht di lusso Strand Craft 122

 Il “122″ è un progetto di yacht di lusso firmato Strand Craft, le cui origini si legano alla necessità di soddisfare le nuove esigenze di mercato. Questo è lo spirito che ha animato gli autori, per esplorare nuovi sentieri dialettici. Dai loro sforzi è nato un modello stravagante, con un alto rendimento in termini di scorrevolezza.

L’imbarcazione, lunga 38 metri, ha un design interno in stile Art Deco, per conquistare gli ospiti con note stilistiche degne del quadro generale. Ampio lo spazio per la personalizzazione, che potrà essere richiesta dall’armatore. Dentro ci sono quattro cabine doppie di grandi dimensioni per gli ospiti, un vasto salone e tante aree sociali. Notevole l’attenzione per il comfort, che può essere goduto nella cifra migliore anche dall’equipaggio.
La caratteristica più sorprendente di questo gioiello nautico è una supercar artigianale ospitata nel “garage” di poppa. Si tratta di una fuoriserie spinta da un V12 sovralimentato con 880 cavalli all’attivo, per delle prestazioni facilmente immaginabili. Il panfilo è invece mosso da motori Rolls Royce, accoppiati a un’unità Booster, che permettono di raggiungere i 55 nodi. Anche se al momento possiamo ammirare solo una ricostruzione grafica, siamo certi che presto diventerà realtà.


Da: http://www.deluxeblog.it